giovedì 24 novembre 2016

Nel rigido inverno 1944-1945 sulla Linea Gotica contro i tedeschi c'erano anche tanti "ragazzi" venuti dal Brasile. Lasciarono 473 caduti ed il ricordo della loro simpatia.

Quando si parla della seconda Guerra Mondiale combattuta  anche in Italia si cita principalmente la presenza americana, a fianco dei britannici , e si ricordano - soprattutto per brutti episodi - le truppe coloniali francesi. Si dimentica che risalirono la Penisola almeno un'altra dozzina di eserciti,piccoli e grandi, grandi comunque per impegno e perdite. Così le truppe  di diversi Paesi del Commonwealth Britannico, Polacchi, Greci ed anche del Brasile.
Alcune peculiarità per il Brasile, rimasto per alcuni anni neutrale o non belligerante, tanto che era stato detto  "è più facile che un serpente fumi che il Brasile entri in guerra". Ma il grande stato sud-americano aveva  dichiarato guerra all'Asse Germania-Italia-Giappone nell'agosto 1942, promettendo un   intervento diretto che però veniva sempre rinviato.   Nel secondo semestre del 1944 esercito ed aviazione del Brasile intervennero , finalmente, con 25.000 uomini della F.E.B. Forca Expedicionaria  Brasileira , più un contingente di aviazione( F.A.B).
Dal settembre 1944 i ragazzi venuti dal Brasile furono impiegati sulla Linea Gotica, in Toscana e, sul finire di un inverno terribile, anche in Emilia-Romagna. Molti di loro appartenevano a famiglie di origine italiana,   quasi nessuno aveva  mai toccato  la neve.
Persero la vita, sommando le cifre che si conoscono, 473  brasiliani, 465 dell'esercito e 8 aviatori; ci furono  naturalmente  molti feriti.
 A Pistoia , che era stata importante base logistica della F.E.B., fu realizzato in località San Rocco, nei pressi della Chiesa, un Cimitero  Militare Brasiliano, curato per anni da un sergente radio-telegrafista, Miguel Pereira,  che nel frattempo si era sposato con una giovane locale,Giuliana Menichini. I casi della vita: arrivando a Pistoia i brasiliani avevano posizionato la loro stazione radio proprio di fronte alla sua casa e fu così che Miguel Pereira conobbe la futura sposa pistoiese.
Nel 1960 , intanto, il Governo Brasiliano aveva provveduto al recupero delle salme ,lasciando però a Pistoia un Monumento Votivo  con la salma di un Milite Ignoto brasiliano,  con una fiamma sempre accesa, con i nomi dei caduti scolpiti, con la statua del comandante della Spedizione, sempre sotto la cura del sergente Pereira. Negli anni Cimitero e Monumento sono stati visitati da migliaia di brasiliani,  da Ambasciatori e Presidenti del Brasile. Il loro sacrificio non sarà dimenticato(NUNCA SERÃO ESQUECIDOS!).
Purtroppo nel 2003 Miguel Pereira è venuto a mancare e l'incarico di  responsabile del Monumento è passato al figlio, Mario Pereira.   Come il padre, anche Mario Pereira è dopo tanti anni  ancora impegnato nella ricerca degli ultimi due corpi mai ritrovati.
Il 21 aprile di ogni anno una cerimonia ufficiale si tiene in occasione della Festa Nazionale Tiradentes ( il Dentista, eroe nazionale del Brasile). Mario Pereira organizza anche incontri nei quali, cerca di mantenere vivo il ricordo della Forza Brasiliana, documentandone  l'impegno ed il sacrificio e perfino la  particolare simpatia e calore nei rapporti con la popolazione del tempo.
Un incontro in tal senso si è tenuto il 17 novembre 2016  in centro a  Pistoia ,al "Bonodinulla",
con la partecipazione del Centro Guide Turismo,  di Mario Pereira  con la mamma  Giuliana ed  altri familiari, brasiliani presenti in  Toscana ed italiani che  hanno preso parte alla proiezione di foto ed alla successiva discussione.
Nelle foto : il bozzetto di Walt Disney del "Cobra Fumante" ( il simbolo che tutti i soldati brasiliani portavano sulle loro divise!) presentato da Mario Pereira nella serata del 17 novembre 2016 ;quindi    la foto dell'ex sergente brasiliano Miguel Pereira con la fidanzata italiana,la pistoiese Giuliana Menichini - ancora  vivente -genitori dell'attuale responsabile del Monumento, Mario Pereira.
Infine: l'attuale Monumento Votivo Militare Brasiliano;la statua del Comandante della Spedizione
Joao Batista Mascarenhas de Morais; due foto della Chiesa nei pressi del Monumento.







Foto e testo © Paolo Landi mimandabrezza[at]gmail.com

domenica 6 novembre 2016

AI WEIWEI LIBERO. Firenze Palazzo Strozzi fino al 22 gennaio 2017.

Fino al 22 gennaio 2017 a Firenze,Palazzo Strozzi,  la mostra dell'artista cinese Ai Weiwei, intitolata "Ai Weiwei LIBERO".  Il dissidente cinese occupa l'intero Palazzo Strozzi, dalla facciata  con lo spettacolo dei gommoni che incorniciano le finestre(  richiamanti il  problema dei migranti), al cortile interno, al piano nobile, alla Strozzina  ( nel sottosuolo) con ricco materiale multimediale. Allestimenti, sculture, fotografie, disegni, selfies.
Info  +39 055 2645155
www.palazzostrozzi.org
Presentiamo alcuni scatti effettuati  alla  Mostra, i gommoni installati all'esterno del Palazzo, il totem pubblicitario collocato in un angolo di Piazza della Repubblica.
 Foto © Paolo Landi








martedì 24 maggio 2016

Il "buen retiro" al mare di Galileo Chini a Lido di Camaiore.Oggi Hotel & Casa-Museo.

A Lido di Camaiore si trova il "buen ritiro" al mare  di Galileo Chini (1873-1956),pittore, scenografo, grafico e ceramista.  Al 265 di via Roma Capitale il Villino Chini ,  naturalmente in stile liberty, oggi Casa-Museo ma anche  elegante Hotel (Club I Pini) gestito da anni dalla famiglia Salvini- Degl'Innocenti. All'interno conserva molte opere del grande artista che nel 1914, al ritorno dal suo viaggio nel Siam, costruì il Villino nella pineta acquistata alcuni anni prima su suggerimento dell'amico pittore Plinio  Nomellini. 
Il Villino divenne presto rifugio di lavoro e vacanza. Lo chiamò appunto semplicemente "La Casa delle Vacanze". Riunisce molti quadri,affreschi e ceramiche in un ambiente che fu frequentato,oltre che dai Chini, da personaggi famosi dell'epoca, come Eleonora Duse,Isadora Duncan e Giacomo Puccini per il quale disegnò  - nel corso dei loro incontri nella "Casa"- le scenografie della Turandot.
The Galileo Chini  House, art nouveau style, was built in 1914. The House-Museum & Hotel retains the decorative style of the painter's original  work & holidays home, where Eleonora Duse, Isadora Duncan, Giacomo Puccini  found hospitality.










© Paolo Landi (nickname"brezza"). Don't use or reproduce without permission...... ** email: mimandabrezza (at) gmail. com ** 

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Si veda anche ,in precedenza, il  report "A BORGO SAN LORENZO TUTTO PARLA DI GALILEO CHINI E DELLA SUA FAMIGLIA"   QUI/HERE
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Su questo stesso blog è stato pubblicato in precedenza  anche il report  IL "LIBERTY", UNO STILE NEI  60 ANNI  A CAVALLO  TRA 800  e 900. QUI/HERE 

martedì 3 maggio 2016

A BORGO SAN LORENZO TUTTO PARLA DI GALILEO CHINI E DELLA SUA FAMIGLIA.

A Borgo San Lorenzo , a circa  30 chilometri da Firenze,  esiste un itinerario  particolare per i molti appassionati del “liberty”., quella particolare corrente artistica ed architettonica che, in forme diverse, si impose tra il 1880 ed il 1930.
L’itinerario particolare si chiama Galileo Chini, il massimo esponente della famiglia di artisti,ceramisti,decoratori che  incontrarono un successo mondiale con le  loro opere, molte delle quali uscivano  proprio  delle Fornaci/Manifattura di famiglia.
La cittadina del Mugello è molto accogliente. Per gli amanti della gastronomia suggeriamo di incominciare da una “visita” ad una delle tre-quattro magnifiche pasticcerie ( per esempio Bar Pasticceria Bencini, viale Pecori Giraldi, a pochi passi da Villa Pecori Giraldi, sede del Museo Civico della Manifattura Chini). Buona anche la cucina locale (segnaliamo per esempio uno storico ristorante in centro,”Gli Artisti”).
La Villa  Pecori Giraldi- Museo  Civico Chini meritano ovviamente una  accurata visita. La Villa conserva opere ivi  realizzate dalla famiglia Chini tra il 1906 ed il 1922 ed inoltre  raccoglie  un  vero e proprio completo “campionario” della produzione artistica dei Chini e cioè vasi, ceramiche, vetrate, decorazioni,disegni.
La cittadina è un Museo del “Liberty” a cielo aperto. Oltre alla Villa Pecori Giraldi-Museo Chini esistono altri 26 punti di interesse per il “liberty” ( e non solo), Chiese, Santuari, edifici pubblici, villini, Arciconfraternita di Misericordia, Cimitero della Misericordia, perfino la Caserma dei Carabinieri è ospitata in un edificio “liberty” con tanto di Aquila in ceramica,ovviamente dei Chini.
Esiste ancora a Borgo San Lorenzo la sede della Manifattura Chini, ricostruita dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ha avuto alterne vicende societarie  e produce ancor oggi (2016).
Esiste poi un angolo privato, attiguo alla Manifattura, che è un vero e proprio “Vittoriale” dei Chini, un villino ovviamente “liberty” costruito  e decorato dai Chini, con opere di Tito,Pio,Galileo,Chino ed Augusto. Il Villino è  oggi abitato da Vieri Chini, uomo di cultura, artigiano ed artista lui pure, appassionato  “conservatore” – insieme alla moglie -  delle opere e delle memorie di Galileo Chini e di tutta la famiglia.


















Nelle foto :Vieri Chini nel Giardino del Villino, il Villino come si presenta all’esterno ed alcuni scatti che abbiamo potuto effettuare all’interno.
© Paolo Landi (nickname"brezza"). Don't use or reproduce without permission.** email: mimandabrezza (at) gmail. com ** 
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Su questo stesso blog è stato pubblicato in precedenza il report  IL "LIBERTY", UNO STILE NEI  60 ANNI  A CAVALLO  TRA 800  e 900. QUI/HERE