giovedì 3 marzo 2011

Tre fratelli livornesi volontari a Curtatone nel 1848: due morti ed un prigioniero. Oltre ai Toscani,c'erano anche volontari Napoletani.







Centinaia di toscani presero parte a Curtatone e Montanara, vicino a Mantova, nel maggio 1848 ad una importante battaglia contro le truppe austriache. Molti furono i morti ed i feriti tra i volontari, in gran parte studenti dell'Università di Pisa.
In particolare ancor oggi, sulla facciata del Santuario delle Grazie di Curtatone due lapidi ricordano la battaglia ed il sacrificio, così come in località Quattro Venti si trova un Monumento,con alla base la lapide " Lasciarono i libri, abbracciarono le armi.....".
A pochi metri due strade ricordano la battaglia: la "Via dei Toscani" e la via "Ateneo Pisano".

Una famiglia di Livorno, Sforzi, aveva nella battaglia tre fratelli, con un bilancio molto grave: due morti ( (Temistocle ,22 anni e Aristide, 18 anni)ed un terzo prigioniero (Napoleone), l'unico che tornò poi in Toscana, non prima di aver dedicato ai due fratelli uccisi una commovente lapide ancor oggi visibile come detto sulla facciata del Santuario delle Grazie.

Nell'elenco dei partecipanti( non caduti)non è presente, per l'Università di Pisa,il Conte Eugenio Anzilotti,di Antonio, nato nel 1827 , abitante a Pescia, possessore del tricolore sopra fotografato e del quale parliamo poche righe più avanti.Anche della sua presenza nella battaglia di Curtatone e Montanara esiste documentazione.

L'unificazione dell'Italia sarà raggiunta solo nel 1861 ed infatti quest'anno 2011 viene appunto celebrato il 150° Anniversario con festa nazionale il 17 marzo 2011.

Il tricolore con la scritta "Pisa" e "1848" partecipò alla battaglia di Curtatone ed apparteneva al
ventunenne universitario di Pisa, Conte Eugenio Anzilotti, abitante a Pescia (Pistoia). Il giovane conte riuscì a far ritorno nella sua città,mentre tre suoi concittadini persero purtroppo la vita. Erano il maggiore Ferdinando Landucci (ferito già il 10 maggio),Cesare Scoti e Luigi Marchi.
Oggi il tricolore del Conte Eugenio Anzilotti è gelosamente custodito dai discendenti ed è stato mostrato durante una delle iniziative per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. 

Il corpo di spedizione della Toscana( secondo documenti che abbiamo potuto leggere) si componeva di 4.682 uomini, in gran parte provenienti dall'esercito regolare, sotto la guida del Generale Cesare de Laugier,Conte di Bellecour. C'erano anche alcune centinaia di studenti( con i loro professori) delle Università toscane, in particolare Pisa e Siena.

Il corpo di spedizione toscano soffrì gravi perdite (168 morti, 500 feriti, e circa 1200 prigionieri), secondo Wikipedia.

ANCHE NAPOLETANI.A fianco dei Toscani si schierarono anche centinaia di volontari e "regolari" dell'esercito Napoletano ( ma anche i regolari erano in pratica volontari in quanto i corpi di spedizione dello Stato della Chiesa e del Regno delle Due Sicilie erano stati ufficialmente invitati a fare marcia indietro). Centinaia di Napoletani disubbidirono e presero così parte alla battaglia. Durò sette ore e fu terribile,contro forze molto più consistenti. Il loro sacrificio servì però a stancare e frenare gli Austriaci ed a permettere quindi la grande vittoria di Goito, il giorno successivo.



1 commento:

Unknown ha detto...

La parte finale è stata aggiunta in seguito, e lo si vede dal diverso carattere utilizzato, una sciatteria significativa. Circa la "volontarietà" dei due battaglioni napoletani impiegati a Curtatone e Montanara e del terzo battaglione impiegato a Goito, valse la fraternità d'armi, il ritorno a Napoli avvenne dopo ed il colonnello Rodriguez, che comandava il reggimento Abruzzi formato dai tre battaglioni fu insignito da Ferdinando II della croce di commendatore di San Giorgio della Riunione, a riconoscimento del suo valore e della sua lealtà.