Dove andate? Georgia? Ah,bello,Stati Uniti. Noo. Georgia,
Caucaso, ex Unione Sovietica. Il tassista non nasconde un po’ di disgusto, cita
Berlino Est e i disastri del Comunismo.
Che andate a vedere? ci chiede sulla navetta che ci porta all’aereo il pilota ( o il secondo). Io vi
accompagno a Tbilisi,ma poi
riparto subito dopo e conosco poco della Georgia.
Inizio non brillante,ma il viaggio, valutato a posteriori, è
positivo. Tra montagne del Grande Caucaso (anche oltre 5 mila metri) e Piccolo Caucaso ( sui 3.500 metri),
una striscia di verde pianura o altopiano con
la mitica Colchide che si affaccia sul Mar Nero, frutta e ortaggi soprattutto
nella parte occidentale, vigneti nella zona orientale . Tradizione vinicola
millenaria, con il vino conservato in
grandi coppi di terracotta interrati o murati fino al “ collo”.
Grandi miti, Prometeo,gli Argonauti, il Vello d’Oro
ecc. Più vicino l’eco del luogo
natale di Stalin, di uno degli ultimi Ministri degli Esteri dell’Urss ( poi
Presidente della Repubblica di Georgia), ancor più recente il breve conflitto del 2008 con la
Russia.
Un territorio circa un terzo dell’Italia, include una
Repubblica autonoma sul Mar Nero (
Ajara o Adjara) che riconosce però l’autorità georgiana, un’altra repubblica
veramente autonoma,sempre sul Mar Nero,
l’Abkhazia ( oggetto della guerra)
riconosciuta dalla Russia e da
pochi altri Paesi,
infine l’Ossezia del Sud
(occupata dalla Russia). Primo risultato visibile sconfinati villaggi di
profughi creati dal niente oppure
profughi ospitati in vecchie strutture dell’epoca sovietica.
Un groviglio culturale e politico notevole, i resti del culto
di Stalin ( soprattutto a Gori), i segni ancor vivi dell’epoca sovietica ( nei
monumenti ai caduti od alle celebrazioni della Vittoria, per esempio), la
presenza di architettura ottomana e persiana, Chiese e Monasteri sparsi
ovunque,soprattutto sulla sommità delle colline ed oltre i 2000 metri delle
montagne appartenenti alla Chiesa Ortodossa di Georgia ( assolutamente indipendente ,questa sì , con il suo
Patriarca a Tbilisi). Ma anche, come a Tbilisi, importanti Moschee e Sinagoghe.
Siamo su un ramo importante della “Via della Seta” e lo si
avverte soprattutto nella Georgia Orientale, per esempio nella Fortezza Reale e
Chiesa di Gremi ( dove fotografo due biciclette di turisti francesi,ognuna con una lunga asta ed
una bandierina “ à velo vers l’orient “).
Cucina ricca di frutta, ortaggi, formaggi, spiedini di carne.
Diffuso una specie di raviolone di carne e spezie, bollito ( "khinkali", sotto nella foto 14).
Non manca quasi mai una focaccia ripiena di formaggio o formaggio e verdure, appena sfornata. E poi salse di noci,purea di fagioli. Varietà di vini ( per i miei gusti gradevoli alcuni bianchi).Per chiudere la "chacha", una sorta di grappa-brandy distillata in Georgia.
Pazzesca la circolazione, buche ovunque e slalom da parte degli autisti; al di fuori di Tbilisi, anche sulle strade importanti, presenza di mucche, cavalli, maiali, capre che brucano ai bordi ma che non disdegnano di trasferirsi ( pericolosamente) sulla carreggiata.
Non manca quasi mai una focaccia ripiena di formaggio o formaggio e verdure, appena sfornata. E poi salse di noci,purea di fagioli. Varietà di vini ( per i miei gusti gradevoli alcuni bianchi).Per chiudere la "chacha", una sorta di grappa-brandy distillata in Georgia.
Pazzesca la circolazione, buche ovunque e slalom da parte degli autisti; al di fuori di Tbilisi, anche sulle strade importanti, presenza di mucche, cavalli, maiali, capre che brucano ai bordi ma che non disdegnano di trasferirsi ( pericolosamente) sulla carreggiata.
Straordinario incontro ( e scontro) tra modernità e
tradizione, nuovo “cuscinetto” politico-strategico tra Russia e cosiddetto
Occidente, tra Europa ed Asia . Anche Paese di transito ( molti Tir) delle merci dei Paesi dell'area e possibile Paese ospitante di un nuovo grande gasdotto dal Mar Caspio ( che potrebbe passare in territorio georgiano e non già ,più a nord, in territorio russo). 3000 km. di gasdotto ( Azerbaijan, Georgia, Turchia, Bulgaria, Romania, Ungheria ,Austria),progetto "Nabucco"). Sembra però che il progetto Nabucco sia stato accantonato (2014), a vantaggio del progetto Tap, che passerebbe più a sud. Più corto di 500 km. il gasdotto Tap passerebbe attraverso le frontiere di Grecia,Turchia,Albania per raggiungere il Sud Italia,regione Puglia, attraverso il mare Adriatico.Ma anche su questo tracciato (2017) esistono tuttora grosse polemiche.
"Pezzi" di architettura contemporanea( tipo Valencia) a Tbilisi,accanto ad un evidente impegno per il recupero di edifici e strutture del passato, dal Medioevo,alle invasioni ottomane fino al periodo dell'Unione Sovietica.
"Pezzi" di architettura contemporanea( tipo Valencia) a Tbilisi,accanto ad un evidente impegno per il recupero di edifici e strutture del passato, dal Medioevo,alle invasioni ottomane fino al periodo dell'Unione Sovietica.
Lavori in corso per il miglioramento della
rete stradale ( e come detto ce ne è veramente bisogno). Molti cantieri aperti
sulla “Strada Militare Georgiana”
che con il Passo della Croce, oltre 2000 metri, conduce alla frontiera con
la Russia, in prossimità del monte Kazbek ( 5047 metri).
Popolazione
molto cordiale ed ospitale. Scrittura e lingua molto difficili. Inglese
conosciuto quasi esclusivamente nelle strutture turistiche/commerciali e raramente da qualche studente.
Foto 1- Traffico e circolazione difficile.Strade in non buone condizioni e animali quasi ovunque ai margini o in strada. Un esempio e non dei peggiori:visibile sulla sinistra un cavallo in libertà.
Foto 2 - Una statua di Stalin ancora presente a Gori, sua città natale. E' stato eliminato un esemplare più
grande.
Foto 3 - Vini Georgiani. Ho trovato un'etichetta che ancor oggi presenta una foto di Stalin
Foto 4 Il Complesso di Mtskheta. Secondo la tradizione,custodisce la Tunica di Cristo.
Foto 5 Una Chiesa suggestiva, ad Ananuri.
Foto 6 Kazbegi, Chiesa di Gergeti, 2170 metri. Sullo sfondo il monte Kazbek, ben
5047 metri.
Foto 7 Tbilisi- Museo Nazionale. Uno dei simboli della Georgia. La statuetta del leone.
Foto 8 Il complesso rupestre di Uplistsikhe.
Foto 9 Tskaltubo. Le grotte di Prometeo .Un particolare.
Foto 10 Tbilisi,la capitale. nella foto allargata si vedono antichi monumenti e moderne costruzioni ,come i "funghi bianchi" della Casa di Giustizia,al centro.
Foto 11 Telavi. Molti esempi di abitazioni con influssi ottomani e persiani. Esempi simili anche in altre parti della Georgia, per es. Tbilisi, Sighnaghi ecc.
Foto 12 Tifa Italia il sorridente venditore di formaggi al Bazar di Telavi.
Foto 13 Gli spiedini di carne, altro piatto nazionale.
foto 14 "Khinkali", forse il piatto nazionale, un "raviolone", un "fagotto" ripieno di carne e spezie, bollito. E' sufficientemente grande per essere preso con le due mani,mangiando pasta e carne, senza perdere il liquido dell'interno!
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